martedì 19 maggio 2009

BENEDETTO XVI E ISRAELE


AFFERMAZIONI FUORVIANTI

Dire, come ha fatto Benedetto XVI nel suo recente viaggio in Medio Oriente, che «in un mondo in cui le frontiere vengono sempre più aperte, al commercio, ai viaggi, alla mobilità della gente, agli scambi culturali, è tragico vedere che vengono tuttora eretti dei muri» è, a mio modesto modo di vedere , oltremodo fuorviante: molto meglio, e senz’altro più appropriato e corrispondente al vero, sarebbe stato dire, semmai, che «è tragico che si sia costretti a erigere dei muri» anziché dire che «è tragico che vengano eretti».

Mi permetterei di ricordare a Benedetto XVI, infatti, che Israele è stata costretta a erigere quel muro per difendere i suoi cittadini da attentati criminali che ne hanno ucciso, o mutilato per sempre, un numero impressionante. E che accanto alla tragedia della divisione e dei disagi che il “Muro” indubbiamente comporta per i palestinesi, sarebbe stato perciò opportuno e corretto che egli non tralasciasse di accennare, come invece ha fatto, anche alle cause, nient’affatto gratuite e trascurabili, che ne hanno determinato la costruzione.

ENZO PEDROCCO

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