martedì 19 maggio 2009

BENEDETTO XVI E ISRAELE


AFFERMAZIONI FUORVIANTI

Dire, come ha fatto Benedetto XVI nel suo recente viaggio in Medio Oriente, che «in un mondo in cui le frontiere vengono sempre più aperte, al commercio, ai viaggi, alla mobilità della gente, agli scambi culturali, è tragico vedere che vengono tuttora eretti dei muri» è, a mio modesto modo di vedere , oltremodo fuorviante: molto meglio, e senz’altro più appropriato e corrispondente al vero, sarebbe stato dire, semmai, che «è tragico che si sia costretti a erigere dei muri» anziché dire che «è tragico che vengano eretti».

Mi permetterei di ricordare a Benedetto XVI, infatti, che Israele è stata costretta a erigere quel muro per difendere i suoi cittadini da attentati criminali che ne hanno ucciso, o mutilato per sempre, un numero impressionante. E che accanto alla tragedia della divisione e dei disagi che il “Muro” indubbiamente comporta per i palestinesi, sarebbe stato perciò opportuno e corretto che egli non tralasciasse di accennare, come invece ha fatto, anche alle cause, nient’affatto gratuite e trascurabili, che ne hanno determinato la costruzione.

ENZO PEDROCCO

LE BUSTE PAGA DEGLI ITALIANI

LE BUSTE PAGA DEGLI ITALIANI
E LE COLPE DEL SINDACATO

E’ di questi giorni la notizia, riportata un po’ da tutti i giornali, secondo cui la busta paga degli italiani è tra le più grame tra quelle dei grandi Paesi industrializzati a causa soprattutto del cosiddetto cuneo fiscale, ossia della differenza tra quanto paga complessivamente il datore di lavoro e quanto finisce in effetti in tasca al lavoratore. A sostenerlo è, com’è noto, l’ultimo rapporto dell’Ocse sulla tassazione dei salari, aggiornato al 2008.

Ma se gli italiani guadagnano oggi molto meno rispetto ai loro colleghi degli altri Paesi è dovuto, secondo me, anche a un sindacato rivelatosi assolutamente inefficiente nelle rivendicazioni intraprese nel corso di questi ultimi anni e preoccupato soprattutto, attraverso le acquisizioni di nuovi iscritti, di rimpinguare le proprie casse - notoriamente rigogliose - anziché gli interessi dei lavoratori. E il disamore nei suoi confronti che si va diffondendo ogni giorno di più, oltre che nient’affatto casuale, credo costituisca la prova più lampante di tutto ciò.

ENZO PEDROCCO

PREDICARE BENE...

PREDICARE BENE
E RAZZOLARE MALE

Tra gli espositori presenti alla Fiera del Libro di Torino, in pieno svolgimento in questi giorni, c’è l’associazione islamica “Ahmadiyya Muslim Jama’at”. Si tratta - come si legge sul sito www.alislam.it - di un’organizzazione religiosa, di portata internazionale, con sedi in 193 Paesi in tutto il mondo, che è inoltre uno dei 73 gruppi di estrazione sunnita all’interno della religione musulmana.

All’esterno dello stand di tale associazione campeggia la scritta a caratteri cubitali: “amore per tutti, odio per nessuno”. Peccato che nello stesso stand sia possibile acquistare, fra gli altri libri, anche il libro intitolato “Rushdie. Haunted by his unholy ghosts” (Rushdie. Perseguitato dai suoi fantasmi empi) di tale Mohamed Arshad Ahmedi, membro della sezione britannica dell’associazione. In cui l’autore, alludendo alla fatwa dell’ayatollah Khomeini di cui Rudshdie fu oggetto vent’anni anni addietro – e che le autorità iraniane hanno recentemente fatto sapere che è ancora valida – sostiene, fra l’altro, che “la punizione di un’azione malvagia è la naturale conseguenza dell’azione stessa ed è proporzionata ad essa”.

ENZO PEDROCCO